LA SVIZZERA : ”IL GATEWAY PER L’EUROPA”

I primi dieci anni  del ventunesimo secolo hanno visto la Svizzera diventare uno dei migliori luoghi al mondo come sede internazionale e regionale  per l’insediamento delle multinazionali di tutto il mondo.

Le imprese multinazionali scelgono la Svizzera come base per la gestione delle loro attività , sia per le società di servizi che per la creazione di stabilimenti produttivi e, come  polo di innovazione , sempre più centri di ricerca e sviluppo (R & S) hanno scelto la Svizzera per insediare la loro attività.

Oggi, il paese è un “gateway” per l’Europa, sia per le molteplici aziende citate da Fortune 500 (lista annuale pubblicata dalla rivista Fortune che classifica le 500 maggiori imprese societarie), sia per le  aziende di piccole e medie dimensioni-, e così come per le start-up,  praticamente per  ogni settore industriale.

In merito agli accordi di libero scambio (ALS), la Cina e la Svizzera hanno  implementato l’accordo entrato  in vigore il 1 ° luglio 2014, proprio per alimentare questa tendenza.  Le società di revisione internazionale  PwC e KPMG concordano sul fatto che non è un qualsiasi accordo di libero scambio ma è un “gateway”, ossia la Svizzera è in una posizione ideale per le sedi delle aziende cinesi o di Hong Kong , come porta d’ingresso per l’Europa; concetto condiviso da Gianmauro Nigretti dello Studio Sherman Nigretti.

La Svizzera non è in sé un membro dell’Unione Europea ma è sicuramente una delle economie più forti in Europa ed una delle più competitive nel panorama internazionale , per cui ha una notevole influenza sugli Stati membri dell’Unione Europea e all’interno del continente europeo nel suo complesso e, questi sono i principali fattori che hanno agevolato gli accordi Svizzera-Cina.

Inoltre, secondo Esther Kessler , docente nel dipartimento di affari internazionali presso l’Università di Zurigo, una serie di trattati bilaterali incornicia il rapporto tra la Svizzera e l’UE, e l’adozione di varie disposizioni nel diritto dell’Unione europea –  da parte della Confederazione Svizzera – permette alla Svizzera di essere parte  del mercato unico dell’Unione.  Continua Kessler, sostenendo che ,il FTA (Free Trade Agreement) Cina-Svizzera  invia quindi un segnale molto forte ai Paesi dell’ UE , stimolandoli ad aumentare ulteriormente il commercio e gli investimenti con la Cina.

Sono diversi i motivi per cui la Svizzera è riuscita ad attrarre le aziende multinazionali : in base ad uno studio congiunto condotto dalla Camera di Commercio Svizzera e dal  Boston Consulting Group rileva che  “Quando si tratta di attirare le multinazionali, la Svizzera non solo ha il know-how, ma imposta anche lo standard.”

La Svizzera infatti fornisce un ambiente vantaggioso per il  business per le società multinazionali e, a loro volta, le multinazionali apportano un contributo significativo per l’economia svizzera.

KPMG sottolinea alcune delle implicazioni del FTA (Free Trade Agreement) : “Con l’accordo di libero scambio, le tariffe svizzere esistenti sui prodotti industriali cinesi sarà abolito. Allo stesso modo, la stragrande maggioranza delle esportazioni industriali della Svizzera verso la Cina godrà di totale o parziale smantellamento tariffario. L’ALS (accordo di libero scambio) comprende anche vantaggi tariffari per i prodotti agricoli e alimentari”.

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I prodotti che hanno il diritto a questi dazi preferenziali devono provenire dalla Svizzera o dalla Cina. In generale – e in funzione del tipo di prodotto – i produttori svizzeri e cinesi dovranno garantire che i loro prodotti contengono fino al 70 per cento contenuto locale, o che uno dei diversi processi di fabbricazione previsti ha avuto luogo.

Tali dettagli sono importanti al fine di assicurare che l’ALS fornisce un campo di gioco regolamentato e riconosciuto da entrambi i paesi.

Un valore aggiunto per il FTA (Free Trade Agreement) è sicuramente la realizzazione di un grande terminal trimodale che fungerà da centro nevralgico per il traffico intermodale. Questo impianto consentirà di collegare in un’unica area, cargo strada, ferrovia e navigazione sul Reno e sarà messo in esercizio nel 2019.

Il terminal costituirà l’anello di congiunzione tra il corridoio per il trasporto ferroviario delle merci Reno-Alpi, la rete ferroviaria nazionale e il traffico fluviale sul Reno e si inserirà perfettamente nel concetto FTA (Free Trade Agreement), contribuendo alla competitività del traffico merci per l’economia svizzera agevolando il traffico di importazione ed esportazione.

 

 

 

Sources : chinainvestin.com  –  switzerland global enterprise  –  swissinfo.ch