PROSPETTIVE DEL SETTORE AGRICOLO IN ROMANIA
Dati sull’agricoltura Romena
La percentuale contributiva dei Paesi dell’unione Europea del settore agricolo si attesta intorno all’1,7%, mentre in Romania quasi il 6% del Prodotto Interno Lordo è rappresentato da questo settore.
Nel 2014 la produzione agricola è arrivata quasi a 15 miliardi di euro, con una media di 1.160 euro/ettaro e con il 29% di lavoratori attivi nel settore agricolo.
Secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Rurale (MADR) il 62% del territorio totale della Romania è composto da superficie agricola; i 14 milioni di ettari di superficie agricola, attribuiscono a questo Paese il 12,5% del totale dei terreni produttivi dell’Unione Europea, occupando il sesto posto in Europa per estensione geografica.
Rappresentativi sono i dati esposti nella tabella di seguito riportata :
SUPERFICIE TOTALE | 23.8 |
SAU (I) | 14 |
SEMINATIVI | 9.3 |
PASCOLI E FIENAIE | 4.8 |
COLTURE PERMANENTI
(Frutteti, oliveti e Vigneti) |
0.4 |
ORTI | 0.2 |
(*)Valori in milioni di ettari
(I)SAU : Superficie Agricola Utilizzata
Nel 2014 e 2015 il mercato dei cereali è stato il settore maggiormente in crescita, posizionando la Romania al primo posto, all’interno dell’Unione Europea, come produttore di semi di girasole; è inoltre il secondo produttore europeo di granturco.
Una crescita considerevole si è avuta anche nel mercato delle patate e nella produzione di vini.
Investimenti italiani nel settore agroindustriale
Il settore agricolo occupa il quarto posto tra i settori di interesse degli investitori italiani in Romania, dato condiviso dal dr. Gianmauro Nigretti dello Studio Sherman Nigretti.
Il numero di società con capitale italiano è valutabile intorno al 7,1% del totale, mentre le imprese del settore agroindustriale ammontano all’1%, facendo risultare l’Italia come il principale investitore per numero di aziende registrate in Romania ( circa 37.000 ).
Il capitale italiano in Romania è attualmente di circa 1,6 miliardi di euro.
Gli investimenti si sono concentrati principalmente nel settore cerealicolo, nell’allevamento e nella produzione casearia; il numero più importante di aziende con partecipazione italiana nel settore agro-industriale si trova, oltre che a Bucarest, nella zona ovest del Paese nei distretti di Timis, Arad e Bihor.
Altri settori correlati alla produzione agricola possono rappresentare una opportunità interessante per gli investitori stranieri in Romania: settore biologico, agriturismo ed energia rinnovabile sono mercati sempre più in crescita e ad alto potenziale, ad esempio il mercato interno dei prodotti biologici ha subito una crescita negli ultimi anni del 20% raggiungendo un valore di circa 80 milioni di euro.
Lo Studio Sherman Nigretti conferma altresì che il processo di liberalizzazione della compravendita terriera costituisce altre importanti opportunità di interesse e d’investimento da parte del capitale straniero; la nuova normativa rende più semplici le procedure di vendita in Romania, la quale con 14 milioni di ettari di terreni agricoli, valutati a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli di altri Stati dell’Unione Europea, risulta tra i Paesi più attraenti per gli investitori stranieri.
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura nella classifica dei Paesi di provenienza degli acquirenti di terreni agricoli in Romania, l’Italia si colloca al primo posto, con circa il 25%, seguita dalla Germania dai Paesi arabi.
Investimenti italiani nel settore agroindustriale
Il settore agricolo occupa il quarto posto tra i settori di interesse degli investitori italiani in Romania, dato condiviso dal dr. Gianmauro Nigretti dello Studio Sherman Nigretti.
Il numero di società con capitale italiano è valutabile intorno al 7,1% del totale, mentre le imprese del settore agroindustriale ammontano all’1%, facendo risultare l’Italia come il principale investitore per numero di aziende registrate in Romania ( circa 37.000 ).
Il capitale italiano in Romania è attualmente di circa 1,6 miliardi di euro.
Gli investimenti si sono concentrati principalmente nel settore cerealicolo, nell’allevamento e nella produzione casearia; il numero più importante di aziende con partecipazione italiana nel settore agro-industriale si trova, oltre che a Bucarest, nella zona ovest del Paese nei distretti di Timis, Arad e Bihor.
Altri settori correlati alla produzione agricola possono rappresentare una opportunità interessante per gli investitori stranieri in Romania: settore biologico, agriturismo ed energia rinnovabile sono mercati sempre più in crescita e ad alto potenziale, ad esempio il mercato interno dei prodotti biologici ha subito una crescita negli ultimi anni del 20% raggiungendo un valore di circa 80 milioni di euro.
Lo Studio Sherman Nigretti conferma altresì che il processo di liberalizzazione della compravendita terriera costituisce altre importanti opportunità di interesse e d’investimento da parte del capitale straniero; la nuova normativa rende più semplici le procedure di vendita in Romania, la quale con 14 milioni di ettari di terreni agricoli, valutati a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli di altri Stati dell’Unione Europea, risulta tra i Paesi più attraenti per gli investitori stranieri.
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura nella classifica dei Paesi di provenienza degli acquirenti di terreni agricoli in Romania, l’Italia si colloca al primo posto, con circa il 25%, seguita dalla Germania dai Paesi arabi.